Intervista esclusiva a Marco De Pasquale, cieco dall’età di tre anni, collaboratore e caro amico di Handiamo!. Marco è un giocatore di torball e di calcio. Ha praticato per molto tempo tandem e sci di fondo. Inoltre, a livello amatoriale, si dedica ad altre attività sportive.
Durante la Festa di Primavera Marco non solo si è occupato della parte informatica e musicale dello stand, ma ha spiegato a molte persone le attività che Handiamo! svolge regolarmente nelle piazze e nelle scuole italiane.
Quali sono le tue impressioni relative alla manifestazione?
Inizialmente a causa del brutto tempo ero un po’ preoccupato. Sembrava che non si potesse lavorare per realizzare lo stand. Poi finalmente uno spiraglio di luce. Con l’aiuto dei volontari e di tutta la gente che si è impegnata siamo riusciti a concludere l’allestimento e mi sono un po’ rallegrato. Nel pomeriggio è cominciata la manifestazione. Ovviamente ero molto emozionato e agitato. Cercando di fare il mio lavoro, cioè occupandomi della parte informatica e tecnica dello stand, seguivo l’andamento della manifestazione. Erano tutti molto presi, indaffarati. Mi è piaciuto perché ogni persona si è impegnata molto affinché procedesse tutto per il meglio. È stata proprio un’impresa ma ne è valsa la pena dato il grande numero di persone presentatosi allo stand di Handiamo!. I più erano incuriositi e interessati alla mostra che abbiamo allestito. Altri facevano domande, volevano sapere cosa fosse Handiamo!. Io e gli altri volontari abbiamo cercato di dare risposte concrete.
Qual è stato il momento più bello ed emozionante?
I tre giorni sono andati benissimo ma il momento più emozionante di tutti è stato quando mi hanno chiamato sul palco per ricevere il premio dato all’associazione. Era la prima volta che ci salivo. Ho dovuto anche parlare al microfono dicendo ciò che pensavo e ringraziando le persone presenti.
In che modo secondo te l’associazione Handiamo! può allargarsi e promuoversi all’interno della comunità?
Già il fatto che l’associazione si sia inserita in una manifestazione nazionale ha dato la possibilità ad Handiamo! di pubblicizzarsi.
Abbiamo però bisogno di trovare più volontari disposti ad aiutarci concretamente. Persone che vogliano realizzare eventi sportivi legati al mondo della disabilità e manifestazioni che facciano conoscere alla gente gli obiettivi di Handiamo!. Volontari disposti a comunicare all’interno delle scuole. Quando parlo di persone intendo sia quelle disabili che non.
Come e quanto lo sport può aiutare a superare le proprie disabilità?
Per me lo sport può aiutare tantissimo a superare le proprie disabilità.
Infatti dà la possibilità alla persona disabile non solo di realizzare sé stessa, ma anche di relazionarsi con gli altri uscendo dall’emarginazione in cui spesso si trova. Lo sport inoltre fa capire alla gente che la disabilità non è un difetto, ma un valore. I “normodotati” potrebbero fare molto per aiutare le persone disabili ad integrarsi nella società, anche solo facendo attenzione a non creare ulteriori barriere architettoniche.
Di: Chiara Onger per Handiamo! | Fonte: Handiamo! |
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